T R E P I N D A N G A
Le montagne sono solo lo sfondo.
In slang lunfardo-argentino si definisce trepindanga un breve tratto di rocce da superare lungo un sentiero. La trepindanga prevede anche l’uso delle mani ed è un ostacolo da superare se si vuole andare avanti. A volte fa paura. Se si affronta un’avventura si incontrerà anche la trepindanga perché non tutto sarà prevedibile come certi vorrebbero.
Non c’è avventura se qualcosa non va storta e la trepindanga altro non è che la metafora degli ostacoli che la vita ci presenta anche quando non vaghiamo per passione (per me anche per professione) tra i monti.
Quando mi sono messo lì per selezionare le foto per questa mostra ho visionato in circa 2 mesi quasi 18.000 diapositive con l’intenzione di tirare fuori una serie di immagini di alpinismo: dalle Dolomiti dove vivo, a varie montagne sparse per il mondo. Mentre rifacevo questo viaggio, perché è stato così, sono nati in me molti dubbi e addirittura ho pensato per un momento durato qualche giorno, che non avrei fatto nessuna mostra. Mi sono poi detto, invece, che avrei scelto quegli scatti che mi ricordavano qualcosa di ormai perduto ma che nella mia memoria avevano lasciato un segno profondo.
Ugualmente le foto erano tantissime ma mi imposi di fare una selezione ferrea riducendo il numero sempre più, a volte drasticamente. Mi sono anche detto che tra le foto scartate probabilmente c’erano gli scatti migliori, ma migliori per chi?
Una sera, scorrendo delle immagini di un famoso fotografo francese nel silenzio di casa mia, ho colto le parole di un pittore spagnolo che commentava puntigliosamente quelle fotografie. La sostanza era che chi osserva una foto è come un voyeur che fa parte di un quadro in cui c’è lui stesso mentre osserva la foto e quindi siamo tutti dentro quella foto che fa parte di un quadro.
Quindi la mia scelta, vi piaccia o no, è stata fatta grazie a questa ispirazione e anche lo sguardo del mio gatto mi ha convinto che fosse quella la giusta via.
RINGRAZIAMENTI
Franco Gasparini (Primoli), Fabio Zardini (Patagonia Italia), Agustina Lagos Marmol (Dolomite Mountains) , Egidio Nicora(fotografo), Matteo Agreiter (editing), Marta Trucco e Beatrice Abbiati (revisione testi), Isabel Cominetti (supervisione immagini), Maurizio, Gianni, Enrico e tutto lo staff di Topmarket di Genova (digitalizzazione diapositive, stampa e coordinamento)l’associazione culturale PhotfactoryArt per l’ospitalità.